Gole di San Venanzio

La SS 5, l'antica via Valeria che dal mare corre in direzione della capitale,attraversando longitudinalmente tutto l'Abruzzo, percorre alcuni tra gli angoli più nascosti e suggestivi della regione. In prossimità della Valle Subequana, prima di entrare nella Marsica, questa direttrice incontra il fiume Aterno,  che corre per svariati chilometri incassato in una gola caratterizzata da compatti appicchi rocciosi.

E' la Gola di San Venanzio che, dall'abitato di Molina Aterno, incide in maniera marcata per circa dieci chilometri un territorio altrimenti collinare; fino a Raiano, dove assume l'aspetto inaccessibile di gola incassata, umida e ombrosa. Più a valle il fiume riprende il suo corso libero verso la pianura che lo dirige verso il fiume Pescara.

Nel tratto tra Molina e Raiano alte bastionate rocciose, senza soluzione di continuità, costeggiano la strada. Roccia grigia, dall'aspetto solido, pance, strapiombi, caverne e ancora placconate, caratterizzano le pareti dove l' estrema verticalità costituisce la norma. 

Ancora oggi, la possibilità di aprire in questa zona itinerari di arrampicata è vasta. La roccia in genere strapiombante condiziona lo stile di arrampicata, molto tecnica e su difficoltà in genere elevate. La comodità dell'accesso, la quota bassa, unite alle dimensioni rispettabili delle strutture a disposizione, fanno di San Venanzio un sito dalle forti potenzialità sotto il punto di vista dell'arrampicata.

Parte degli itinerari citati sono da considerarsi storici, anche se molto probabilmente non esauriscono il numero di salite effettuate in zona. Queste hanno per lo più riguardato la zona circostante la centrale dell' ENEL, in prossimità di una piazzola di sosta con fontana.

L'aspetto più aperto qui delle gole, favorisce il soleggiamento delle pareti che non risultano particolarmente interessate dalla vegetazione. Alcuni itinerari, ripetuti saltuariamente, presentano ancora una sufficiente chiodatura, dove le protezioni tradizionali si alternano agli spit. Qualche catena è in loco.

Su il Dado è tratto, foto by E.Paolini        Accesso 

La zona descritta interessa il tratto di strada statale n. 5 che dall'abitato di Raiano conduce verso Molina Aterno e poi ancora il tratto che da Raiano si dirige verso Vittorito. Da Roma con l'A24 con uscita al casello di Sulmona. Si prosegue ancora per circa sei chilometri per la strada provinciale. Dall'Aquila con la SS 17 fino a Popoli o con la provinciale 261 che percorre buona parte della Valle dell'Aterno.

        Vie storiche

Via della Stecca, A.Tomasi/P.Mosca 14/11/1985, TD+;

Via Paolo Mosca, A.Tomasi/A.Menegoni/P.Mosca 13/11/1985, ED-;

Il Dado è tratto, A.Menegoni/G.Guzzardi/L.Balassone 18/06/1988, D;

Il Vento e la roccia, F.Di Marcantonio/G.Davide giugno 1988, 6b+;

Abisso mentale, F.Di Marcantonio/G.Davide giugno 1989, 6c;

Piccola, corta e..., A.Di Palma/G.Davide/F.Di Marcantonio giugno 1990, 6a;

Anche le corde piangono, G.Davide/A.Di Palma/F.Di Marcantonio maggio 1991, 6a.