ELEMENTI DI CARTOGRAFIA

di Stefano Laberio Minozzi per gentile concessione

Il motivo per cui il navigante ha bisogno di conoscere la propria posizione è per poterla correlare con quella di altri particolari ed oggetti di interesse, siano essi la posizione del punto di destinazione, o quella di eventuuali pericoli da evitare.
   

        Il Sole, la Stelle Polare, i punti cardinali, la bussola non sono in grado di indicare con precisione la posizione di una località. E’ stato perciò ideato un sistema che consente di localizzare in maniera assoluta un punto sulla superficie terrestre utilizzando delle linee immaginarie come elementi fissi : i Meridiani e i Paralleli.

       
Meridiani ed I Paralleli

I Meridiani (il cui numero è infinito) sono circoli massimi passanti tutti per i Poli. Ne sono stati individuati 180 di caratteristici: i cosiddetti meridiani geografici. Tra essi i più importanti sono il meridiano di Greenwich o meridiano fondamentale (0) e l’antimeridiano (180°) che coincide in larga parte con la linea immaginaria che viene utilizzata per definire il cambiamento di data.

        I Paralleli sono cerchi paralleli ad un unico cerchio massimo che è l’Equatore. Sono in tutto 180 dei quali 89 sono a nord e gli altri 89 sono a sud. I novantesimi sono costituiti da punti e sono i poli. Il parallelo fondamentale è l’Equatore che divide la Terra in due emisferi: boreale o nord e australe o sud.

        L’insieme dei Meridiani e dei Paralleli costituisce il reticolato geografico, che permette di individuare qualsiasi punto sulla superficie terrestre. Le misure del reticolato geografico sono espresse in Longitudine e Latitudine. La Longitudine è la distanza tra il punto scelto ed il meridiano fondamentale (Greenwich). Può essere espressa in gradi o in metri. Si parla di longitudine est e longitudine ovest rispetto al meridiano fondamentale. La Latitudine è la distanza tra il punto scelto e l’Equatore. Può essere espressa in gradi o in metri.. La latitudine nord e la latitudine sud viene sempre riferita all’Equatore. Ogni grado è diviso in 60’ (primi o minuti). Il primo (o l’equivalente minuto), nel sistema sessagesimale, è diviso in 60” (secondi).

     
 Come determinare Latitudine e Longitudine: il Sestante


E’ fondamentalmente uno strumento ottico-meccanico che misura angoli e che, nonostante sia di utilizzo assai complesso, funziona su semplici principi.

        Misura della latitudine

Il Sole passa sul meridiano corrispondente al punto di stazionamento quando raggiunge la sua massima altezza, cosa che avviene quando il suo moto (apparente) ascendente si arresta per un po’ prima che si inizi il moto discendente. La misura dell’altezza meridiana fornisce quindi una retta orientata per parallelo che corrisponde alla latitudine che, non dimentichiamolo, equivale all’altezza del punto di stazionamento sull’Equatore. Per eseguire questa semplice operazione di rilevamento occorrono un sestante, le tavole delle effemeridi ed un cronometro al quarzo preciso che conservi l’ora di Greenwich; il limite è che il rilevamento può essere effettuato solo al "Mezzogiorno" locale. In qualsiasi altra ora del giorno si ottengono rette d’altezza diversamente orientate, con calcoli assai più complessi.

       
Misura della longitudine

Per ottenere questo valore, che corrisponde alla distanza del punto di stazionamento dal meridiano di Greenwich (tale distanza viene misurata sull’equatore), occorre calcolare almeno un’altra retta d’altezza opportunamente orientata che, intersecando la retta orientata per parallelo ricavata in precedenza, individui univocamente il punto di osservazione. In pratica sarà necessario calcolare in totale tre o quattro rette d’altezza che intersecandosi (solo teoricamente in un unico punto) formino in pratica un circolo d’errore accettabile nel quale deve essere situato il punto di stazionamento. I calcoli delle rette d’altezza diversamente orientate dai paralleli sono molto complessi, richiedono l’uso di altre tavole (le HO) e possono essere eseguiti con diversi sistemi. E’ assai dubbio che tali calcoli siano utilmente applicabili da persone non specificatamente addestrate in un ambiente che pone, rispetto al mare, problemi aggiuntivi (orizzonte incerto, altezza slm., rifrazione ottica dovuta al caldo, condizioni di lavoro critiche etc.). Pertanto coloro che volessero utilizzare il sestante (??) è bene sappiano che da questo strumento potranno realisticamente ottenere, con un buon orizzonte, la sola latitudine e neanche tanto a buon mercato.

        Riportare la Longitudine e Latitudine su carta provvista di reticolo geografico:

Ipotizziamo di voler determinare le coordinate della città di Tunisi utilizzando una carta in scala 1:1.000.000. Osservando la carta è possibile risalire direttamente alle sue coordinate geografiche. E’ importante ricordare che, per definire la latitudine e la longitudine, ci si deve sempre riferire al parallelo fondamentale (Equatore) ed al meridiano fondamentale (Greenwich).

        Determinazione della latitudine: Tunisi si trova a Nord del parallelo fondamentale (Equatore) ed, in particolare, a 46’ dal 36°parallelo (Nord 36° 46’).

        Determinazione della longitudine: Tunisi si trova a 13’ad Est dal meridiano più vicino ed a 10° a Est del fondamentale di Greenwich (E 10° 13’)

        Le coordinate di Tunisi sono le seguenti: N 36°46’ E 10°13’


       
Reticolo UTM

Suddivide il mondo in zone, ogni zona è identificata da un numero ed una lettera. Nell’esempio è 33T e viene chiamata Fuso. Il numero del fuso è sempre riportato a bordo carta, insieme ai map datum e alle altre informazioni. La prima riga identifica il meridiano ed è riferita ad Est, mentre la seconda riga identifica il parallelo ed è riferita a Nord. Si parla di rilevamenti rispetto Nord ed Est perché sono i valori relativi alla zona UTM che si considera.

I        l metodo più semplice per misurare le coordinate di ciascun waypoint interamente manuale e impiega il coordinatometro: trattasi di una scala graduata, normalmente riportata a margine delle carte IGM o Regionali, ma recentemente a utile corredo di alcuni fogli delle carte della Tabacco. Il suo impiego, assumendo la cartografia su scala 1:25.000 e una quadrettatura chilometrica, consiste in tre semplici passaggi:

        Si identificano le coordinate dello spigolo Sud Ovest (basso a sinistra) del quadrato contenente il punto, le si annotano in tabella fino al chilometro. Le cifre delle centinaia, decine e dei metri delle coordinate Est e Nord vengono misurate con la scala graduata, appoggiando l’asse orizzontale sulla riga Est inferiore, e l’asse verticale esattamente compreso tra la riga Est inferiore e superiore, e la scala graduata appoggiata al punto da misurare. Con le due terne di numeri misurati (unità, decine e centinaia di metri, per la Est e la Nord) si completano le coordinate della tabella: 33T 5141680N 393760E.


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